Ceida è pronta a tutto pur di salvare Bar
In un momento di profonda angoscia e determinazione, Ceida prende una decisione coraggiosa che potrebbe cambiare il destino di Bar. Sapendo che Ece, la figlia di Bar, potrebbe essere l’unica speranza di salvezza per la sorella malata, Ceida si reca personalmente da lei e, con tono risoluto, le chiede di sottoporsi a un test del DNA. La richiesta è semplice ma carica di implicazioni: Ceida è pronta a tutto pur di trovare una donatrice compatibile, anche affrontare il passato e smuovere vecchie verità.
Nel frattempo, le coincidenze sembrano rincorrersi. Mentre tutti dormono, una figura misteriosa osserva dall’esterno la casa in cui si trova Sirin. Nessuno si accorge della presenza, tranne Sirin stessa, che si sveglia di soprassalto, colta da un’improvvisa agitazione. Ma la figura scompare nell’ombra prima che possa vederla chiaramente.
Bar, ignara delle mosse di Ceida, si mostra sempre più debole e affaticata, mentre Arif le resta accanto con discrezione e dedizione. Il tempo stringe, e Ceida lo sa: il test deve essere effettuato al più presto. In una clinica privata, Ece acconsente a prelevare il campione necessario, anche se non conosce tutta la verità dietro la richiesta.
L’attesa del risultato si carica di tensione. Ceida, per quanto forte, mostra segni di preoccupazione: ogni minuto potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte. E mentre si trova da sola con la dottoressa Yale, confessa che la ragione dietro questa richiesta è una forma rara di leucemia che sta minando il corpo di Bar. L’unica speranza è trovare una sorella compatibile per un trapianto di midollo.
Intanto, in casa di Hikmet e Umran si avverte un cambiamento. Peyami, diventato ormai marito di Ceida, intuisce che qualcosa di importante sta avvenendo ma non ottiene spiegazioni. Umran, pur sospettosa, si trattiene dal fare domande, intuendo che dietro l’agitazione della figlia si nasconde una verità molto più complessa.
Il giorno dopo, la dottoressa Yale chiama Ceida: i risultati sono pronti. Col cuore in gola, Ceida si reca in ospedale e scopre che Ece è compatibile. Una luce di speranza si accende finalmente nel suo sguardo. Ma c’è un ostacolo: per procedere con il trapianto, sarà necessario informare Bar e ottenere il consenso legale, dato che le pazienti sono maggiorenni. Ece deve sapere tutto.
Ceida si trova così a un bivio: dire la verità a Bar, con il rischio che venga travolta dalla rivelazione che ha una sorellastra e che questa è figlia dell’amante di suo padre, o tenere tutto nascosto fino al giorno dell’intervento? La sua coscienza è in conflitto, ma il tempo non gioca a suo favore.
Nel frattempo, Sirin si comporta in modo sempre più sospetto. Ha ricevuto una chiamata anonima e si è allontanata da casa nel cuore della notte. Atice la segue, insospettita, e la vede entrare in un edificio abbandonato. Quando cerca di affrontarla, Sirin nega tutto, ma Atice ha visto abbastanza da capire che sua figlia le sta nascondendo qualcosa di grave.
Mentre Ceida torna a casa con in mano la busta dei risultati, riceve una chiamata da Hikmet. L’uomo le annuncia che il viaggio previsto per il giorno dopo verrà anticipato: dovranno partire immediatamente per una destinazione non precisata. Ceida, presa alla sprovvista, nasconde la busta in una tasca della giacca, consapevole che non potrà parlare con Bar almeno per qualche giorno.
Poco dopo, Bar ha un malore improvviso. Arif la sorregge e la porta in ospedale. I medici comunicano che le condizioni della giovane stanno peggiorando rapidamente. È urgente procedere con un trapianto, ma Bar non vuole sentire ragioni: non vuole pesare sugli altri e non crede che esista una soluzione reale. Arif, distrutto, chiede a Ceida di intervenire. Ma Ceida è ormai lontana, intrappolata in una nuova complicazione familiare.
L’episodio si chiude con una scena carica di suspense: Bar è sola in ospedale, guarda il soffitto e stringe la collana che Arif le ha regalato. Intanto, Ceida, su un’auto in corsa, apre la busta con i risultati genetici e sussurra: “Ce la farai, sorella mia.”