⚠️ Spoiler – “Andrés, per l’amor di Dio, basta così”
Una conversazione che segnerà un prima e un dopo. Andrés affronta suo padre Damián in un dialogo carico di tensione, dove ogni parola è un colpo e ogni silenzio un’accusa. Si respira ostilità, incomprensione e, soprattutto, un dolore non detto. Andrés è convinto che Gabriel non sia chi dice di essere, ma Damián vede in lui solo un figlio accecato dalla gelosia. Le parole si scontrano come spade.
“Dove vuoi arrivare con tutto questo, papà?”, chiede Andrés, esasperato. Ma Damián mantiene la calma: vuole solo assicurarsi che suo figlio sia pronto a gestire la situazione, a lasciare andare il passato e ad affrontare il presente. Per lui, non si tratta solo di lavoro o sospetti, ma di sentimenti non elaborati. Andrés, invece, non riesce a frenarsi: ammette finalmente di avere riserve su Gabriel.
Damián non perde tempo: lo accusa frontalmente di essere geloso. “Devi superare questa cosa. Non è Gabriel il problema, sei tu.” Andrés si irrigidisce, si sente colpito nella sua integrità. Nega categoricamente la gelosia e difende la propria posizione. Il suo attacco è preciso: da quando Gabriel è entrato in azienda, i problemi si sono moltiplicati. Parla di errori, incidenti, scelte discutibili. E poi c’è l’episodio di oggi, che ha fatto traboccare il vaso.

Damián però si schiera con Gabriel. Secondo lui, sta facendo un buon lavoro e non ci sono prove per dubitare della sua lealtà. Ma Andrés insiste: non è solo un’impressione. Parla di dettagli, di atteggiamenti che non quadrano. “Ha manipolato i voti della Giunta, ha mentito sul suo passato lavorativo, ha cercato di insinuarsi in ogni ambito con troppa velocità.”
E poi, la frase che gela l’atmosfera: “Non è intuizione, è rancore,” replica Damián. Accusa Andrés di cercare una scusa per allontanare Gabriel da Begoña, la donna che ha perso e che ora, forse, si sta avvicinando a qualcun altro. Per Damián, è chiaro: Andrés non ha mai accettato la fine di quella relazione.
“Cosa pensi di ottenere?”, chiede Damián. “Vuoi smascherarlo solo per tenerlo lontano da lei? Non vedi che così facendo ti stai solo distruggendo?” Andrés non risponde subito. Il silenzio pesa come piombo. Ma poi lo dice chiaramente: “Se davvero fossi certo che Gabriel è un brav’uomo… la lascerei andare.” Ma non riesce. Perché dentro di sé, sente che non è così.
Damián è furioso. Lo accusa di egoismo, di vedere complotti dove non ci sono, di non riuscire a tollerare la felicità altrui. Andrés ribatte con forza: “Non sto inventando nulla. Ho le mie ragioni. E voglio scoprire la verità.”
Lo scontro si accende. Damián gli ricorda che è stato lui a chiudere con Begoña, che non può pretendere di controllare ora la sua vita. “Lei ha diritto a cercare la felicità. E tu devi lasciarla andare.”
Andrés cerca di spiegarsi, di dire che non si tratta solo di Begoña, ma Damián non vuole sentire più niente. Alza la voce, lo interrompe. “Basta così, Andrés! Basta con questi sospetti, basta con questa guerra personale!”
E poi, quasi come una profezia, Damián lo guarda fisso negli occhi e conclude:
“Un giorno ti ricorderai di questa conversazione. E forse prima di quanto pensi.”