“Melek’in Hayatının Karardığı O Gün | Siyah Kalp”
(Il giorno in cui la vita di Melek è precipitata)
Il giorno che avrebbe dovuto segnare una svolta per Melek si trasforma nel momento più devastante della sua vita. La sua fiducia crolla, i legami si spezzano e il mondo che credeva solido si frantuma senza pietà.
Tutto inizia con un dolore inspiegabile, un’intuizione materna, un nodo alla gola che non la lascia respirare. Melek è inquieta, e non sa se a parlare siano gli ormoni della gravidanza o l’eco di un tradimento che si annida nell’aria. Ma quando vede Jihan rientrare tardi, con uno sguardo freddo e distante, ogni dubbio si trasforma in paura.
Nella casa, l’atmosfera è carica di tensione. Ikmet è sempre più distante da Sevilai, che la provoca cercando disperatamente una verità. Melek cerca conforto, ma nessuno sembra ascoltarla. Jihan evita il confronto, finge stanchezza, e si rifugia nel suo silenzio.
Melek non può ignorare i segnali. Trova messaggi, incongruenze, frasi lasciate a metà. Quando affronta Jihan, lui la guarda con occhi spenti e le dice che “non è il momento”. Ma quale sarebbe mai il momento giusto per distruggere un cuore? La freddezza delle sue parole spezza qualcosa dentro Melek. Il suo sguardo si abbassa, le sue mani tremano.
Quella notte non dorme. Seduta accanto alla finestra, osserva la città dormire, mentre dentro di sé urla. Ricorda ogni momento passato con Jihan: le promesse, le risate, i sogni. E ora tutto è diventato fumo.
Al mattino, la verità esplode. Una telefonata anonima. Una voce femminile. Un messaggio lasciato in segreteria. Melek ascolta. Cade in ginocchio. Le parole sono semplici ma devastanti: “Non fingere più, lui ha scelto me”.
Il dolore è troppo. Corre via dalla casa, si rifugia da Sumru, ma non riesce nemmeno a parlare. Il volto pallido, lo sguardo perso. Sumru le prende le mani, cerca di calmarla, ma Melek è come assente. “Jihan… ha un’altra…”. Le parole escono a stento.
Nel frattempo, Jihan viene affrontato da Esat. Lo accusa di giocare con i sentimenti di una donna incinta. Jihan cerca di difendersi, dice che tutto è complicato, che Melek non lo capisce più. Ma è solo una scusa.
Melek decide di tornare a casa per prendere le sue cose. Ma quando arriva, trova Harika nel salotto, che le lancia uno sguardo di pietà misto a rabbia. “Lo sapevamo tutti,” dice. “Sei solo l’ultima a scoprirlo.”
Melek entra nella sua stanza, prende una valigia, ma si ferma. Sente il battito del cuore del bambino dentro di sé. La sua mano si appoggia al ventre. E allora si rialza, si asciuga le lacrime e torna al salotto. Con voce ferma, davanti a tutti, dichiara:
“Non scapperò. Questa casa sarà anche vostra, ma mio figlio avrà un posto in questa famiglia. Anche se suo padre ha rinunciato a lui.”
Un silenzio glaciale cala nella sala. Solo Jihan osa parlare: “Non puoi costringermi a…”. Ma Melek lo interrompe:
“Non ti sto chiedendo nulla. Solo di stare lontano da noi. Per sempre.”
E così si chiude un capitolo che doveva essere d’amore e speranza, e invece si è trasformato in tradimento e lacrime. Ma Melek, pur spezzata, non è sconfitta. Una nuova forza nasce in lei: quella di una madre pronta a tutto per proteggere suo figlio, anche contro il padre stesso.